Signori, Leonardo (2015) Il Libro come forma transmediale. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
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Abstract
Quando si è di fronte ad un libro che narra una storia, ci si confronta con un componimento che sottintende la presenza di vari medium. Il libro comprende l’uso della carta, dell’inchiostro e infine l’utente stesso che legge e analizza attentamente i contenuti presenti al suo interno. La narrazione all’interno del libro parla sempre rispetto una variabile cronologica che sono le singole pagine e lo scritto impresso al suo interno. Analizzando nella totalità queste due caratteristiche, una più legata alla matericità, l’altra alla variabile spazio-temporale, è interessante porsi la domanda di come possa essere rappresentato un testo già scritto sotto una diversa forma. Ecco che il concetto di narrazione transmediale diventa un ottimo strumento per quello che è considerato un nuovo adattamento crossmediale rispetto un’azione che già in parte è nota nel panorama letterario. È allo stesso tempo noto il fatto che le immagini parlano in funzione al loro “narrare” come testo, attraverso quelli che sono i livelli di riconoscimento che abbracciano il campo di ricerca della semiotica dell’immagine. Altresì, un libro composto da sole immagini conta sempre come sola unità di misura le singole pagine che compongono l’insieme libro; il libro viene sfogliato e man mano che la lettura prende il sopravvento attraverso la sequenzialità delle immagini si crea un costrutto che, avvalorato dal “procedere transmedialmente”, abbraccia i vari tipi di medium che il panorama della comunicazione offre. Ma non si tratta solamente di questo, il libro assume una struttura paragonabile ad un archivio “analogico” che permane nel tempo, indelebile e di difficile cancellazione. Il libro scritto quindi, inteso come medium, ha la capacità di poter essere re-interpretato attraverso l’uso delle immagini al fine ultimo di ritrovare la stessa azione narrata con un diverso metodo di “impressione”. Il verbo imprimere è da intendere come il rendere leggibile a occhio nudo il leggero strato di inchiostro steso “nella” carta. L’approccio di ricerca e la disposizione sequenziale delle immagini (che saranno dopodiché impresse sulla carta) creano un “circolo vizioso” che rendono l’oggetto libro il vero soggetto di questa tesi.
Item Type: | Thesis (Bachelor) |
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Supervisors: | Bocci, Andrea |
Subjects: | Design |
Divisions: | Dipartimento ambiente costruzioni e design > Comunicazione visiva |
URI: | http://tesi.supsi.ch/id/eprint/812 |
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