A domani. Che ruolo gioca la narrazione autobiografica nello spazio dell’accoglienza?

Pisaturo, Emilia (2022) A domani. Che ruolo gioca la narrazione autobiografica nello spazio dell’accoglienza? Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Il tema di tesi nasce da una mia curiosità personale, arricchita dal momento in cui ho cominciato la pratica professionale presso Antenna Icaro (Muralto). Osservata una grande continuità di presenza nello spazio dell’accoglienza (luogo d’incontro dove gli utenti possono recarsi e sostare), ho deciso di comprenderne la ricchezza che ho ritrovato nella narrazione autobiografica. Infatti lo spazio preso in considerazione accoglie le persone che hanno o hanno avuto contatto con la dipendenza da sostanze, l’obiettivo è quello di offrire un luogo in cui incontrarsi, raccontarsi e confrontarsi senza alcun tipo di giudizio. La possibilità per gli utenti di Antenna Icaro di raccontare le loro storie caratterizzate da sofferenza ed etichette, usufruendo di uno spazio che accoglie i loro racconti, si è rivelato fondamentale. La narrazione autobiografica è quindi il punto da cui si sviluppa l’idea della mia tesi, sostenuta dallo spazio dell’accoglienza – luogo in cui tutto accade – e dalla dipendenza da sostanze che sottolinea ulteriormente l’importanza di raccontarsi in un luogo come quello dell’accoglienza. Il ruolo dell’operatore sociale accompagna questo lavoro che grazie alle sue competenze, arricchiscono, alimentano e orientano la narrazione autobiografica all’interno dello spazio in questione. Per le ragioni appena esposte, la domanda di ricerca scelta è la seguente: Che ruolo gioca la narrazione autobiografica nello spazio dell’accoglienza? Nello specifico viene analizzata l’importanza della narrazione autobiografica per le persone con tossicodipendenza e, come lo spazio dell’accoglienza influisce su di essa. Per comprendere il nesso tra il racconto di sé e la dipendenza da sostanze sono stati utilizzati degli strumenti quali le interviste (svolte sia all’operatrice che presidia l’accoglienza che agli utenti del servizio) e dei diari nati da un’osservazione partecipante. Questo lavoro di tesi, cerca tramite questi ultimi e le teorie esposte di comprendere le storie degli utenti di Antenna Icaro, in particolare la sofferenze e le difficoltà che la sostanza ha generato nelle loro vite, rendendo ancor più importante la possibilità di raccontarsi. Mediante le interviste si sottolinea anche il ruolo dello spazio dell’accoglienza, il suo valore sia per gli utenti che per l’operatrice che lo presidia. Il lavoro di tesi mette in luce argomenti che permettono di comprendere l’importanza dello spazio dell’accoglienza, il quale garantisce la libera espressione, l’accoglienza e il non giudizio, che sono tra gli elementi prioritari per gli utenti del servizio. Inoltre, si evidenzia anche il ruolo dell’operatore sociale il quale facendo capo all’immaginario, attiva delle competenze volte a orientare il racconto autobiografico, fornendogli una forma e un senso che ampli il ventaglio di veduta; trasformando racconti basati sulla determinatezza in possibilità.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Educatore sociale
Uncontrolled Keywords: narrazione autobiografica, dipendenza da sostanze, relazione, bassa soglia, Antenna Icaro, pensiero autobiografico, racconto, costruzione di senso, operatore sociale, competenze
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/4551

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