Ampliare, tessere, agevolare cammini. Una riflessione critica attorno alle questioni di genere e all’importanza della prospettiva di genere in Lavoro Sociale

Hernández Pita, Alissa (2022) Ampliare, tessere, agevolare cammini. Una riflessione critica attorno alle questioni di genere e all’importanza della prospettiva di genere in Lavoro Sociale. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

La pratica autoriflessiva costituisce un elemento chiave della disciplina del Lavoro Sociale; disciplina che vede i professionisti e le professioniste di questo settore interagire quotidianamente con persone uniche, con traiettorie di vita diverse, caratterizzate da una storia ed esperienze – spesso – drammatiche e di grande vulnerabilità. Tale diversità implica l’uso di strumenti specifici, quali la pratica autoriflessiva, imprescindibile per l’operatore e l’operatrice sociale, che può – per mezzo di essa – sviluppare il proprio pensiero critico verso la società nella quale agisce, ed evitare così di continuare a perpetuare dinamiche escludenti e marginalizzanti nei confronti delle persone con le quali si confronta e si relaziona. Società, quella attuale, che si dimostra essere patriarcale ed eteronormativa, categorizzando le persone e rendendone alcune più o meno valide sulla base dell’adempimento alla norma sociale e contestuale (relativa al concetto di genere) contemporanea. È per questo motivo, nell’interazione che si crea tra il riconoscimento dell’importanza della pratica autoriflessiva e la consapevolezza rispetto ad una professione che nasce e si muove in contesti discriminanti, che risulta pertinente riflettere e riconsiderare il tessuto sociale attuale, analizzandolo criticamente e integrando pratiche e correnti di pensiero che possano favorire l’evitamento della ripetizione di dinamiche escludenti e marginalizzanti basate sul genere. Tali correnti di pensiero risultano sorgere dall’inclusione di pratiche queer-transfemministe nell’agire professionale, che diano modo di rendere notori modi di operare poco consapevoli (sia sul piano degli operatori e operatrici sociali, che sul piano sociale in senso ampio) del contesto nel quale ci si trova inseriti. Da tempo, le persone che – per quanto concerne il genere – non rientrano nella cosiddetta norma, sono state relegate ad essere oggetto di studio, se fortunate, o resistenze ai margini della società, private del pieno diritto di esercitare la propria cittadinanza e di fare esperienza di un Mondo che abitano, ma nel quale non esistono. Una professione come quella del Lavoro Sociale, implicata direttamente nelle storie di vita di persone marginalizzate ed escluse, non può non considerare tali privazioni e discriminazioni, e dovrebbe, piuttosto, integrare riflessioni attive in merito sin dalla formazione stessa dei professionisti, nel tentativo di adempiere al mandato proprio di una professione volta al raggiungimento di cambiamento sociale e maggiore benessere per le persone con le quali si confronta.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Educatore sociale
Uncontrolled Keywords: autoriflessione, queer, trans, transessualità, femminismi, contesto sociale, prospettiva di genere
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/4530

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