Una risposta che tarda ad arrivare: Il ruolo dell’assistente sociale nel reinserimento di minori sul territorio ticinese a seguito di un esordio pedopsichiatrico

Morciano, Francesca (2021) Una risposta che tarda ad arrivare: Il ruolo dell’assistente sociale nel reinserimento di minori sul territorio ticinese a seguito di un esordio pedopsichiatrico. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

[img] Text
Morciano Francesca tesi.pdf - Published Version
Available under License Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (3MB)

Abstract

Lo studio del tema affrontato nel presente lavoro di tesi è finalizzato alla comprensione dell’operato professionale svolto da parte degli assistenti sociali in termini di intervento efficace e precoce nei riguardi di minori con esordi pedopsichiatrici e il loro reinserimento sul territorio a seguito di un ricovero a scopo di cura. Ma come ci si muove e come si interviene in un ambito così delicato, ma al contempo insidioso e complesso quando non vi è una risposta in termini di strutture pronte ad accogliere questi minori? Il lavoro sociale diventa ancora più complesso – in termini di progettazione e attuazione – se per alcune situazioni non vi è una risposta risolutiva, creando conseguentemente una sensazione di frustrazione che interroga profondamente gli operatori sul senso ed efficacia del proprio operato. L’interesse e la volontà di approfondire questa tematica sono nate dall’esperienza professionale da me svolta durante l’ultimo stage SUPSI presso l’Ufficio dell’aiuto e della protezione (UAP), settore curatele e tutele di Paradiso. All’interno di questo ambito vi è una stretta collaborazione con i colleghi assistenti sociali del settore famiglie e minori dell’UAP, in situazioni complesse e che necessitano spesso dell’istituzione di una curatela o addirittura di una tutela, al fine di poter mettere in protezione il minore e permettergli l’accesso alle cure. Il ruolo dell’assistente sociale all’interno di queste situazioni e delle reti rimane centrale, in quanto riveste il ruolo di capo progetto e pertanto è designato quale principale interlocutore e coordinatore delle risposte volte alla risoluzione della situazione problema. Lo scopo del presente lavoro di tesi è quello di far emergere le condizioni del contesto all’interno della quale l’assistente sociale, con la rete di riferimento socio-sanitaria chiamata sul caso, si ritrova a operare nella ricerca di una risposta pertinente ai bisogni del minore e che ne influenzano l’efficacia e gli esiti. A seguito della definizione dell’argomento e della domanda di tesi, è stata pertanto intrapresa una ricerca bibliografica rispetto a ciò che sono gli esordi pedopsichiatrici nell’età evolutiva e del ruolo centrale della famiglia all’interno dei progetti di cura. Si è ritenuto altresì importante poter illustrare cosa sono le comunità terapeutiche per minori in generale e successivamente presentare l’unica struttura di questo genere presente al momento sul territorio ticinese. Al fine di inquadrare al meglio il complesso meccanismo che si muove in queste situazioni, si sono presentati i vari enti/servizi coinvolti nella presa a carico o nell’erogazione di prestazioni. Successivamente, mediante l’utilizzo di interviste semi-strutturate, si è voluto dar voce ai principali attori professionali coinvolti all’interno delle reti lavorative. Si è scelto di intervistare professionisti con formazioni e competenze diverse, in quanto le reti operanti sui singoli casi sono caratterizzate da multidisciplinarietà. Grazie all’analisi svolta sulle interviste è emerso che all’interno di questa difficoltà e assenza di strutture, demarcata da tutti gli attori incontrati, qualcosa inizia a muoversi in termini di presa di consapevolezza e ideazione di progetti. Pertanto, nonostante le risposte tardino ad arrivare, sembra vi sia una ricerca di risposte alla quale i ragazzi e le loro famiglie hanno diritto. Aspettare o protrarre questo tempo in oltranza rappresenterebbe una grave negligenza nei confronti dei minori e un non rispetto dei principi etici e deontologici della professione. Al fine di far fronte a questa lacuna, gli operatori si impegnano quotidianamente nello sviluppare una relazione basata sulla fiducia con l’utente e con la sua famiglia, nell’attivare i servizi presenti volti a fornire un sostegno mirato, cercare delle soluzioni alternative che possano accompagnare, educare e proteggere i minori, ma al contempo salvaguardare la loro autodeterminazione. “Il tempo per le discussioni filosofiche o sociologiche può essere pure indeterminato. Il tempo per i genitori che debbono decidere per la salute mentale dei loro figli invece non lo è” (Benzoni, 2017, pag. 131).

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Assistente sociale
Uncontrolled Keywords: minorenni, pedopsichiatria, Ticino, reinserimento, comunità terapeutiche, assistente sociale
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/4005

Actions (login required)

View Item View Item