Rosafio, Alexandra (2021) Da uno spazio per Sé ad un luogo in cui esSÉre : Legame con i luoghi di vita e adolescenti in Adoc: significati affettivi e attaccamento nei confronti dell’appartamento. Bachelor thesis, Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI).
![]() |
Text
Rosafio Alexandra tesi.pdf - Published Version Available under License Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (2MB) |
Abstract
Il presente lavoro d’indagine prende forma all’interno del contesto professionale Adoc Sopraceneri, un progetto della Fondazione Amilcare che da anni colloca la sua operatività nell’ambito della tutela e della protezione dei minorenni nel territorio ticinese. Quest’ultima si fa promotrice di un cambio di paradigma relativo alla presa in carico residenziale di giovani ragazzi, istituendo un nuovo modello di lavoro basato sull’accompagnamento individualizzato in appartamenti dislocati sul territorio. Il Servizio si pone come alternativa al collocamento in foyer residenziali e prevede l’accompagnamento in appartamento per ragazzi dai 16 ai 20 anni d’età, permettendo loro di sperimentarsi all’interno di una palestra di vita reale. L’obiettivo del lavoro di tesi è quello di sviluppare un’indagine esplorativa di tipo empirico focalizzata su uno degli strumenti distintivi del progetto: l’appartamento. Il tema di interesse è il potenziale legame affettivo che i ragazzi costruiscono in rapporto all’appartamento, quali sono gli elementi che concorrono alla creazione di tali significati e come questi possano influire sul benessere psicofisico degli stessi. Dopo una prima contestualizzazione sul contesto professionale e i presupposti operativi dell’appartamento e della dimensione dell’abitare, la ricerca si sviluppa partendo da una trattazione teorica relativa al legame che si instaura tra l’essere umano e i luoghi in cui esso vive, evidenziando i concetti di appartenenza, di attaccamento ai luoghi e d’identità di luogo. Lo snodo essenziale dell’interpretazione teorica è dato dalla differenziazione che esiste tra un luogo ed uno spazio, partendo dall’assunto secondo cui l’appartamento Adoc possa e voglia rispondere alla prima connotazione. Si è scelto di esplorare la tematica attraverso l’osservazione partecipante, metodologia di ricerca scelta per rappresentare al meglio l’esigenza di voler valorizzare e preservare la voce dei ragazzi osservati e della loro quotidianità in funzione della relazione creatasi con la ricercatrice nel ruolo di praticante. Sono stati redatti dei giornali di bordo all’interno dei quali vengono descritte situazioni specifiche in cui è possibile rilevare elementi funzionali al tentativo di risposta all’interrogativo di ricerca, volto alla categorizzazione di quegli elementi che impattano sullo sviluppo di un legame affettivo con il proprio luogo di vita. Dai risultati ottenuti emerge l’importanza delle rappresentazioni individuali che i ragazzi hanno dell’appartamento in rapporto al grado di autodeterminazione esercitato al suo interno, dell’autonomia che ne deriva e della percezione di autoefficacia in cui essa converge, del senso di appropriazione che i giovani sviluppano nel corso del collocamento nei confronti del nuovo luogo di vita, dei legami sociali che si creano e circondano la dimensione dell’abitare e dei luoghi del passato che contraddistinguono le storie di vita dei ragazzi. Ai fini della pubblicazione i giornali di bordo integrali sono stati rimossi dal presente lavoro per motivi di privacy.
Item Type: | Thesis (Bachelor) |
---|---|
Corso: | UNSPECIFIED |
Additional Information: | Opzione: Educatore sociale |
Uncontrolled Keywords: | Adoc, Luoghi di vita, Appartamento, Attaccamento di luogo, Identità di luogo, Appartenenza, Osservazione partecipante, CEM, Adolescenti, Vita quotidiana |
Subjects: | Scienze sociali |
Divisions: | Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Lavoro sociale |
URI: | http://tesi.supsi.ch/id/eprint/3997 |
Actions (login required)
![]() |
View Item |