Il ruolo della spiritualità e della religione nel fine della vita: depressione, ideazione suicidaria e ansia

Zappalà, Francesco (2015) Il ruolo della spiritualità e della religione nel fine della vita: depressione, ideazione suicidaria e ansia. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Background Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è sempre più interessata in merito al ruolo della spiritualità e della religione nella cura, specialmente nelle cure di fine vita. I pazienti in seguito al progredire della malattia terminale e l’avvicinarsi della morte possono manifestare un forte distress e, quindi, l’insorgenza di malattie secondarie come la depressione, avere ideazioni suicidarie ed essere colpiti da stati ansiosi. Scopo e obiettivi Il presente lavoro di ricerca vuole indagare su quali effetti la spiritualità e la religione hanno nel fine della vita per i pazienti e se possono essere fattore protettivo per l’insorgenza della depressione, diminuire l’ideazione suicidaria e l’ansia. Inoltre, comprendere nella visione d’insieme come la spiritualità e la religione possono essere fattore chiave per aumentare la qualità di vita del paziente affetto da malattia terminale e se vi sono quindi bisogni di tipo spirituale e religioso. In merito a ciò quindi scoprire le rilevanze per la professione infermieristica e in seguito proporre nuove ipotesi di ricerca. Metodologia Il presente lavoro di Tesi è diviso sostanzialmente in due parti, la prima parte vede un immersione nella letteratura scientifica, la seconda parte invece caratterizzata da una mia personale ricerca sul campo tramite dei questionari presentati all’equipe di cura del mio 3°stage di formazione. Tale sistema mi ha permesso così di poter svolgere un lavoro sia di tipo qualitativo sia di tipo quantitativo. Risultati e conclusioni L’influenza della depressione nel fine della vita è importante e spesso è poco diagnosticata o mal diagnosticata. Le ricerche hanno evidenziato una sostanziale eterogeneità dei risultati senza, quindi, poter definire se la religione e la spiritualità siano un fattore protettivo o meno. Diversamente, sembra che la spiritualità e la religione siano fattori protettivi per l’ideazione suicidaria mentre sembra che non lo siano per l’ansia. L’assistenza spirituale viene delegata all’infermiere e spetta ad esso, in maniera autonoma e senza una linea chiara comune, far fronte ai bisogni spirituali e religiosi dei pazienti.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Uncontrolled Keywords: end of life, spirituality, religion, depression, suicide
Subjects: Sanità
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Cure infermieristiche
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/397

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