Patior ergo sum. Vissuti e strategie di coping utilizzate dall’infermiere in oncologia nella gestione della sofferenza conseguente alla sua professione: uno studio qualitativo

Butti, Veronica and Vërshefci, Qendresa (2021) Patior ergo sum. Vissuti e strategie di coping utilizzate dall’infermiere in oncologia nella gestione della sofferenza conseguente alla sua professione: uno studio qualitativo. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

[img] Text
Butti Veronica.pdf
Available under License Creative Commons Attribution Non-commercial.

Download (1MB)

Abstract

Introduzione La sofferenza rappresenta una dimensione umana che ogni persona, prima o poi, sperimenterà nel corso della propria esistenza. Una sofferenza non riconosciuta, o addirittura negata, può portare a diverse conseguenze per il singolo, sia a livello personale che professionale. In tal senso, gli infermieri oncologici sono testimoni quotidiani della sofferenza, del progredire della malattia e delle storie dei loro pazienti, elementi, questi, che vanno inevitabilmente a toccare i loro mondi interiori. Tali situazioni però, se non adeguatamente gestite e riconosciute, provocano a loro volta, sofferenza nel curante. L’infermiere, dunque, non solo è esposto alla fragilità umana, ma anche a diversi fattori stressanti dati dal contesto lavorativo nel quale esercita. Ecco perché risulta fondamentale disporre di adeguati strumenti per reggere quotidianamente il confronto con la sofferenza altrui e propria. Obiettivi Gli obiettivi di questo Lavoro di Bachelor mirano ad (1) esplorare i vissuti di sofferenza dei curanti e ad (2) identificare le strategie di coping nella gestione della sofferenza conseguente alla professione infermieristica. Altri obiettivi dell’elaborato riguardano l’analisi dei significati attribuiti dagli infermieri ed in letteratura al tema della sofferenza, la ricerca delle strategie di coping utili per fronteggiare tale dimensione esperita dai curanti e l’approfondimento delle conseguenze negative derivanti dall’assistenza infermieristica, quali compassion fatigue, burnout e disturbo da stress traumatico secondario. Popolazione Nei mesi compresi tra febbraio e aprile 2021 hanno preso parte alla ricerca sei infermieri oncologici ed una caporeparto, professionalmente attivi presso i reparti di cure palliative, emato-oncologia, ambulatorio oncologico e radioterapia dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI). I criteri di inclusione all’indagine sono stati i seguenti: infermieri esercitanti in un reparto oncologico per adulti aventi qualsiasi ruolo all’interno dell’équipe, l’aver sperimentato in maniera diretta il fenomeno della sofferenza durante il lavoro di assistenza ai pazienti ed una carriera lavorativa in ambito oncologico di almeno 12 mesi. Metodologia di ricerca Lo studio è di tipo qualitativo fenomenologico descrittivo condotto nell’anno accademico 2020-2021. La raccolta dati è stata effettuata mediante interviste semi-strutturate eseguite a distanza per mezzo della piattaforma online di videochiamata Zoom e successivamente trascritte in toto. Ciascuna intervista era costituita da un totale di undici domande: le prime quattro indagavano le variabili demografiche mentre quelle rimanenti erano rappresentati da quesiti stimolo mirati ad approfondire il fenomeno di ricerca. Risultati I quattro temi principali emersi dall’analisi delle interviste sono stati: gli elementi gratificanti nella professione infermieristica oncologica, gli elementi che generano sofferenza e difficoltà in oncologia, la definizione di sofferenza e le strategie di coping degli infermieri oncologici. I risultati mostrano che diverse sono le situazioni gratificanti nello svolgere tale lavoro, quali la relazione che si instaura durante il percorso di malattia con il paziente e la sua famiglia, le cure olistiche fornite a questi ultimi ed il lavoro in team. Altrettanti, sono gli elementi che generano sofferenza e difficoltà nei curanti: il contesto oncologico, la tipologia dei pazienti e le dinamiche che si vengono a creare all’interno dell’équipe. Per quanto concerne la definizione di sofferenza, è emersa la sua dimensione multidimensionale, il suo essere parte integrante della vita dell’essere umano ed il suo essere il risultato della relazione con l’altro. Infine, sono state evidenziate diverse strategie di coping utili ad affrontare il fenomeno della sofferenza, suddivisibili in due grandi categorie, ovvero quella delle strategie individuali e quella relativa alle strategie di gruppo. Conclusioni Alla fine della ricerca, è stato possibile approfondire il concetto di sofferenza e le strategie di coping utilizzate dagli infermieri per poter affrontare tale fenomeno derivante dalla professione svolta. È emerso che la sofferenza è un elemento assai complesso sia da identificare che da gestire, perché dimensione soggettiva influenzata dalle concezioni che ognuno possiede della vita e della realtà infermieristica. Ecco, dunque, che essendo la sofferenza esperita in maniera del tutto personale, diverse sono le strategie che gli infermieri adottano per gestirla. Le strategie di coping evidenziate dalla ricerca sono numerose, in costante evoluzione e cambiamento; esse sono state riassunte in due grandi categorie, ovvero quelle individuali e quelle di gruppo. Le prime comprendono l’autoconsapevolezza, l’autocura, la formazione continua, la condivisione, la motivazione professionale e il buon umore, il vivere e accettare la sofferenza, la fuga e il ritiro, la negazione, la razionalizzazione, l’equilibrio tra professione e vita privata, la spiritualità, la fede, la religione, la resilienza, l’intelligenza emotiva, gli interventi cognitivo-comportamentali, la distrazione, le attività di svago e la ridefinizione. Per quanto riguarda le strategie di gruppo, queste possono essere rappresentate dallo svolgimento di momenti di debriefing, dai servizi di sostegno mirato per gli infermieri, dal supporto da parte dell’équipe e dalla presenza di un team interdisciplinare, così come dalla discussione comune di casi clinici, da un contesto lavorativo ben organizzato e dalla formazione del personale. In conclusione, dunque, il punto di partenza per poter gestire la sofferenza è rappresentato proprio dall’attribuzione di significato a tale termine, affinché il curante possa abbracciare la realtà del patire senza rimanerne travolto. Parole chiave Infermieristica, infermiere oncologico, cancro, oncologia, dolore, sofferenza, strategie di coping, compassion fatigue, burnout, disturbo da stress traumatico secondario

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Subjects: Sanità
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Cure infermieristiche
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/3759

Actions (login required)

View Item View Item