Storia di una Gocciolina: un mondo, tre linguaggi

Vogt, Nayma (2015) Storia di una Gocciolina: un mondo, tre linguaggi. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Il presente lavoro mette l’accento sulla possibilità e l’importanza di creare un progetto educativo che accomuni tutti gli attori coinvolti attraverso una pratica induttiva di osservazione e progettazione di interventi e metodologie che permettano una presa a carico educativa partendo da attività di natura simbolica (giochi, lettura di storie). Il progetto prende in considerazione tre bambini dai cinque ai sei anni con problematiche psicologiche, comportamentali ed emotive diverse e si concentra sulla possibilità di creare un ponte tra di essi con un’accompagnamento educativo teso a favorire obbiettivi quali la comprensione e l’interazione tra i membri del gruppo. In particolare la domanda specifica da cui parte il progetto è la seguente: “Come favorire la comprensione e l’interazione all’interno di un gruppo di bambini che presentano problematiche psicologiche e comportamentali diverse attraverso delle attività simboliche?” I concetti di riferimento trattati in questo lavoro sono il valore educativo dell’utilizzo del simbolismo come mediatore educativo e l’importanza del gioco come motore di apprendimento e di elaborazione cognitiva ed emotiva della realtà del bambino. Gli autori maggiormente presi in considerazione per la riflessione teorica sono M. Mahler, D. Winnicott B. Bettelheim e L. Vygotskij. Il contesto in cui si situa questa esperienza è il Centro Psico Educativo (CPE) di Gerra Piano, centro clinico-terapeutico che ospita bambini dai tre ai quattordici anni con diagnosi pedopsichiatrica in vista di un inserimento progressivo e individualizzato nelle strutture scolastiche del territorio. Il percorso educativo tematico tratta, con la mediazione di una fiaba, il tema della separazione-individuazione e il processo di crescita. È suddiviso in tre fasi che ruotano attorno a due macro-obbiettivi, la comprensione e l’interazione tra i membri del gruppo, e due sotto-obiettivi, l’interesse e gli obiettivi specifici per bambino sotto forma di tabelle osservative compilate dopo ognuno dei sei incontri distribuiti sull’arco di due mesi. Le tre tappe del progetto sono suddivise come segue: nella prima fase gli interventi sono volti a favorire la comprensione del racconto e nell’instaurazione di un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca tra i partecipanti, in particolare nel rapporto utenza-educatori. La seconda tappa e l’ultima sono incentrate soprattutto sul favorire la partecipazione attiva e l’interazione tra i membri del gruppo con la mediazione della figura educativa nei processi d’interazione tra i partecipanti. Da questo lavoro è emersa l’importanza della figura dell’educatore sociale in un centro psico educativo terapeutico a impronta psicanalitica per un lavoro complementare a quello di psicologi e psicoterapeuti del centro e l’importanza dell’utilizzo di strumenti e approcci educativi individualizzati che possano rispondere alle singole necessità e capacità degli utenti.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Educatore sociale - Luogo di stage: Centro Psico Educativo (CPE), Gerra Piano
Uncontrolled Keywords: progetto educativo, presa a carico, accompagnamento, simbolismo, bambini, inserimento, mediazione, fiabe, interazione
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/283

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