Fusini, Martino (2019) Valutazione della perfusione e del tono muscolare del tibiale anteriore dopo una sessione di onde d’urto in comparazione con una terapia di vibrazioni locali. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).
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Abstract
Background La meccanotrasduzione sta alla base di molteplici interventi fisioterapici come il massaggio, la terapia manuale o le terapie fisiche. Essa sfrutta un trigger meccanico per avere delle risposte cellulari e intercellulari in modo da promuovere il processo di riparazione di tessuti e il loro rimodellamento. Tra le delle terapie fisiche si ritrovano le onde d’urto e le terapie vibranti. Entrambe queste terapie saranno oggetto del presente studio: le prime in quanto ampiamente studiate per le patologie tendinee e ancora poco indagate a livello muscolare; le seconde, invece, perché i loro effetti non sono ancora conosciuti. Obiettivi Questo studio si interroga circa i cambiamenti significativi relativi alla perfusione sanguinea e l’elasticità in un intervento su un tessuto muscolare, al fine di confrontare i risultati tra le due terapie: onde d’urto e terapia vibrante locale. Metodologia Sono stati presi in esame 20 soggetti, 9 uomini e 11 donne di età compresa tra i 21 e i 31 anni. Seguendo una tipologia di studio Cross sectional, ogni individuo è stato sottoposto ai due interventi nel corso di un’unica seduta. Entrambi gli interventi sono durati circa due minuti e trenta secondi e sono stati effettuati sul tibiale anteriore. La seduta ha preso avvio da una presa dei dati di baseline; tra questi sono compresi i dati di ossigenazione muscolare attraverso la tecnologia NIRS e i dati di stiffness attraverso il MytonPRO. Si è proceduto con l’applicazione di una delle due terapie e di seguito con una raccolta dei dati post trattamento. Questo procedimento è stato poi riprodotto nell’altro arto, ma cambiando terapia. Durante la seduta sono state acquisiti altre informazioni come peso, altezza, attività sportiva, genere e gamba dominante. Risultati In seguito alle misurazioni, i risultati mostrano che con le onde d’urto si ha una crescita della saturazione del tessuto e una diminuzione dell’emoglobina deossigenata. Non vi è un aumento di emoglobina totale e quindi di flusso sanguineo, mentre con la terapia vibrante si ha un aumento dell’emoglobina totale e un aumento dell’emoglobina ossigenata senza però un aumento della saturazione del sangue. Conclusioni Lo studio non ha fornito dati che permettono di trarre conclusioni definitive per quel che riguarda l’efficacia dei trattamenti. Si ipotizza che le onde d’urto posso essere utilizzate nelle patologie dove è richiesta una maggiore quantità di ossigeno nel tessuto, come è il caso di un’ipossia localizzata nel tessuto muscolare. Per quel che riguarda le terapie vibranti localizzate si ipotizza che esse possano essere utilizzate per patologie che necessitano un maggiore flusso di sangue nel sito di intervento, come per esempio interruzioni di apporto di sangue al muscolo. Dato che le meccaniche non sono ancora chiare sono necessari ulteriori studi per approfondire l’applicazione delle due terapie in diverse patologie.
Item Type: | Thesis (Bachelor) |
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Subjects: | Sanità |
Divisions: | Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Fisioterapia |
URI: | http://tesi.supsi.ch/id/eprint/2807 |
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