L’integrazione come una maratona: la figura dell’assistente sociale dell'Evam rispetto all'integrazione delle persone richiedenti d’asilo e ammesse provvisoriamente

Timbal, Livio (2017) L’integrazione come una maratona: la figura dell’assistente sociale dell'Evam rispetto all'integrazione delle persone richiedenti d’asilo e ammesse provvisoriamente. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Nell’ambito del lavoro sociale, la parola “integrazione” può assumere innumerevoli significati; il presente lavoro di tesi mira a dar spazio a quattro assistenti sociali operanti nel campo della migrazione presso l’Etablissement Vaudois d’Accueil des Migrants (Evam) con persone richiedenti d’asilo (permesso N) e persone ammesse a titolo provvisorio (permesso F) riguardo alla tematica dell’integrazione nel loro contesto lavorativo. Attraverso delle interviste semi-strutturate sottoposte agli assistenti sociali dell’Evam sull’integrazione della popolazione da loro presa a carico e i pensieri del medico psichiatra Jean-Claude Métraux nel suo libro “La migration comme une métaphore”, questo lavoro di tesi si declina sotto tre macro interrogativi: inizialmente, si vuole capire dagli assistenti sociali dell’Evam “quale definizione viene data all’ “integrazione” all’interno del contesto lavorativo e quali sono le forme d’integrazione più significative che si incontrano nell’esercizio della pratica professionale.” Svolto questo passaggio, nel processo d’integrazione della popolazione dell’Evam gli intervistati individuano secondo la loro esperienza “quali sono le difficoltà dei migranti nell’integrazione e quali sono le difficoltà riscontrate dagli assistenti sociali nel loro contesto lavorativo per sostenerli nell’integrazione”. Infine, sulla scorta delle forti pressioni ed incertezze subite dai beneficiari dell’Evam nel loro processo d’integrazione, l’ultimo interrogativo si concentra sulle modalità operative degli assistenti sociali; ovvero “L’assistente sociale sente di giocare un ruolo nell’integrazione dei beneficiari? Come si muove nella pratica e nella relazione con gli utenti? Dal punto di vista dell’AS quali sono le competenze richiamanti alla professione di operatore sociale che favoriscono l’integrazione nel contesto EVAM?”. Da questo lavoro emerge che l’integrazione descritta dagli assistenti sociali dell’Evam riferita alle persone richiedenti d’asilo e ammesse a titolo provvisorio, viene associata prima di tutto al benessere della persona anziché all’integrazione professionale. L’accesso al mondo del lavoro viene riconosciuto come un indicatore d’integrazione ma nel contesto dell’Evam autonomia e integrazione sono due concetti simili poiché implicano una certa conoscenza del territorio, dei propri diritti e doveri e delle tappe da svolgere di fronte alle difficoltà quotidiane dell’utenza. In questo processo spicca la figura dell’assistente sociale dell’Evam che funge da ponte fra il funzionamento della società autoctona e il suo beneficiario, accompagnandolo in un percorso ricco d’incertezze riguardo alla sua permanenza, tappa dopo tappa e col pensiero fisso sul qui e ora. Come una maratona.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Assistente sociale - Luogo di stage: EVAM - Antenne du secteur Nord-Ovest
Uncontrolled Keywords: integrazione, assistente sociale, richiedente d’asilo, permesso N, persona ammessa provvisoriamente, permesso F, Établissement Vaudois d’Accueil des Migrants, Evam
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/1905

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