L’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione di Mendrisio e i collocamenti di adolescenti in comunità terapeutiche italiane: motivazioni, risorse e limiti dei collocamenti in Italia

Giudici, Federica (2017) L’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione di Mendrisio e i collocamenti di adolescenti in comunità terapeutiche italiane: motivazioni, risorse e limiti dei collocamenti in Italia. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Per quale motivo gli assistenti sociali dell’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione decidono di collocare i ragazzi adolescenti in comunità terapeutiche italiane? Quali sono le risorse e i limiti di una collaborazione con i colleghi italiani? A queste domande si è cercato di rispondere nel presente lavoro di tesi, offrendo inoltre delle ipotesi per migliorare la situazione attuale. Per fare ciò si è voluto intervistare molteplici figure che lavorano o hanno lavorato a contatto con questi giovani: assistenti sociali dell’UAP, psicologi, psichiatri, direttori di Centri Educativi Minorili, ecc. È stato importante cercare di delineare il concetto di adolescenza per comprendere di quale fascia d’età ci occupiamo e definire, se possibile, i concetti di “terapeutico” e di “educativo” riferiti ai due tipi di collocamenti per gli adolescenti: Centro Educativo Minorile e Centro Educativo Minorile Terapeutico. Questi concetti hanno fatto emergere la necessità di spiegare ciò che è la cura educativa che trascende e va oltre la terapia. L’aver cura del prossimo e l’importanza di lavorare con il cuore lasciando la libertà di decidere di prendersi cura di sé stessi, sono le basi del lavoro di operatore sociale ed emergono in maniera preponderante quando si vuole costruire una relazione con i giovani. Supportati dalla letteratura e da recentissimi articoli di giornale, è stato raccolto tramite gli intervistati, una panoramica del contesto sociale in cui crescono i giovani di oggi e quali possono essere le cause del loro malessere. Si è voluto accennare a delle patologie a cui gli adolescenti sembrano essere sempre più esposti e a come si prendono cura dei casi difficili presso la Comunità Terapeutica di Asso (Como). Dal lavoro di tesi è emerso quanto sia fondamentale fare affidamento su strutture italiane e la grande preparazione ed esperienza del personale curante. Senza collaborazioni oltre confine non esisterebbero posti a sufficienza per i ragazzi in Ticino. I limiti di tali collocamenti però non sono indifferenti, possiamo qui accennare alle difficoltà dei riconoscimenti dei diplomi e dei percorsi scolastici al loro rientro. Dalle interviste è affiorata una grande sensibilità al tema da parte degli intervistati e la volontà di trovare delle soluzioni per poter far fronte alle necessità di questi giovani in difficoltà: alcune collaborazioni si stanno già perfezionando e tavole di lavoro verranno create. In conclusione si è voluto discutere del ruolo dell’assistente sociale e della relazione con i giovani utenti. Relazione non sempre facile da costruire: che richiede tempo, pazienza, dedizione e flessibilità da parte dell’operatore. Tempo che al giorno d’oggi, nei nostri servizi, viene sempre meno.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Assistente sociale - Luogo di stage: Ufficio dell'aiuto e della protezione (UAP), Mendrisio
Uncontrolled Keywords: UAP, Ufficio dell'aiuto e della protezione, comunità terapeutiche, Italia, adolescenza, collocamenti, CEM, centri educativi per minorenni
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/1879

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