Paviani, Federico (2016) The Lover of Many Things. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
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Abstract
Molto spesso, durante il mio percorso, mi sono interrogato su quale fosse il mio ruolo come designer e su quali fossero le mie responsabilità di fronte all’atto di comunicare. Sempre più mi sembra diventare essenziale la capacità di un progettista di essere interprete di un contenuto e proprio per questa motivazione, unita al fascino che provo per i suoi aspetti grafici e tipografici, ho deciso di prendere in analisi il caso dell’Hypnerotomachia Poliphili scritto da Francesco Colonna nel 1467 e pubblicato da Aldo Manuzio nel 1499. La sfida che mi sono posto davanti a questa complessa opera grafico-letteraria è stata quella di interpretarla visivamente, chiedendomi se fosse possibile rendere contemporanea un’opera di fine Quattrocento, ad un pubblico degli anni Duemila. Essendo l’Hypnerotomachia Poliphili un testo sperimentale dal punto di vista grafico, tipografico e illustrativo, mi sono chiesto che cosa significhi sperimentare attraverso codici visivi oggi. Dopo un’analisi storica della situazione editoriale veneziana dell’epoca e in particolare sul ruolo di Aldo Manuzio, è stata affrontata l’opera dal punto di vista del contenuto e di come esso, per via del suo essere un’“interminabile scatola cinese” offra innumerevoli spunti per sperimentare diversi linguaggi visivi. Come è stato fatto nel libro originale, la sfida è quella di trovare degli escamotage visivi che permettano di creare un sistema di produzione di immagini. La chiave interpretativa utilizzata indaga i binomi corpo-architettura e corpo-natura, attraverso delle immagini oniriche. La creazione di queste immagini e lo studio sulla narrazione offrono una sequenza che ripercorre le maggiori tappe dell’opera originale, racchiusa in un’aura surreale.
Item Type: | Thesis (Bachelor) |
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Supervisors: | Crivelli, Emmanuel and Fornari, Davide |
Subjects: | Design |
Divisions: | Dipartimento ambiente costruzioni e design > Comunicazione visiva |
URI: | http://tesi.supsi.ch/id/eprint/1515 |
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