Alloggio per studenti, Lugano

Riccabella, Lauro Saverio (2017) Alloggio per studenti, Lugano. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Il percorso del progetto inizia durante il VI semestre quando abbiamo analizzato la via Trevano sino ad arrivare al sito prescelto, ovvero dove la via principale si incontra con via Torricelli. Ci troviamo in una posizione particolare poiché è questo il primo punto dove da via Trevano si ha un contatto visivo diretto con il bosco retrostante. Inoltre nel sito sono presenti due edifici di importanza storica: le case sociali del 1965 progettate dall'architetto Rino Tami e l'edificio di Dolf Schnebli del 1945 che caratterizzano il sito e ne definiscono le geometrie. Il primo pensiero è stato quello di mantenere la visibilità del paesaggio naturale e di andare a riprendere le altezze delle costruzioni preesistenti tramite un edificio scomposto in blocchi che si adeguasse alla morfologia del terreno. Il primo blocco raggiunge l’altezza dello Schnebli (4 piani + 1 piano interrato) andando poi a scalare fino a raggiungere un’altezza più adeguata all’interazione con gli edifici del Tami (3 piani). In planimetria la facciata nord si allinea con gli edifici del Tami mentre a nord sporge di un modulo così da interfacciarsi in maniera diretta al percorso che lo collega a via Trevano e la sua presenza si percepisce anche da questa via principale. Nel blocco più a sud si trovano le funzioni pubbliche: una piazzetta di ritrovo che va a sostituire quella già presente sul sito, la mensa, all'ultimo piano la biblioteca e una lavanderia di quartiere non richiesta dal programma, ma necessaria da mio punto di vista per gli studenti. Gli appartamenti (2,5 loc) sono posizionati a contatto con il giardino esterno nel piano inferiore e sono destinati a coloro che lavoreranno nella mensa o nella biblioteca, oppure ai professori. I tetti, grazie alle differenze di altezza dei blocchi ed essendo a diretto contatto con le zone comuni, sono praticabili: da questa altezza si potrà godere della vista del bosco e di parte della città. Per la copertura del blocco più a sud ho invece ipotizzato un manto fotovoltaico che apporterà energia all'edificio. Di rilevanza fondamentale è stata la scelta del riferimento: la casa studenti realizzata a Lucerna nel 2013 dagli architetti Durish e Nolli. Da questo progetto ho preso spunto oltre che per i blocchi sfalsati, che si adeguano alla morfologia del terreno, per l’impostazione in pianta: un raster quadrato all’interno del quale si posizionano le diverse funzioni. Per l'impostazione di pianta ho scelto come modulo base un quadrato di 3mx3 che corrisponde alla camera dello studente; gli appartamenti si sviluppano su tre di questi moduli. Ho trovato anche interessante l’idea della griglia in facciata che riporta il modulo costruttivo del progetto realizzata con un brise-soleil. Durante il percorso del progetto mi sono quindi concentrato in maniera particolare sulle facciate: l'obiettivo era quello di rendere questa griglia parte integrante del sistema costruttivo piuttosto che una semplice applicazione esterna formale. Sono andato quindi alla ricerca delle origini di queste suddivisioni modulari di facciata ed ho trovato interessante al mio caso i progetto dell'architetto e teorico tedesco Ungers, soprattutto il progetto della fiera di Berlino: un edificio industriale che proponeva una griglia metallica che si distingueva dai tamponamenti in cotto di forma quadrata. Seguendo i successori di Ungers ho infine scelto come riferimento un progetto dell'architetto svizzero Max Dudler, realizzato ad Arbon nel canton Turgovia nel 2012, che manteneva le stesse griglie e geometrie usando pero una materializzazione diversa: il calcestruzzo prefabbricato. Da qui nascono la materializzazione e le facciate proposte nel progetto: tamponamenti in calcestruzzo prefabbricato suddivise da marcapiani e lesene anch’esse in calcestruzzo con una finitura differente che propongono delle forme quadrate. Questi elementi di divisione hanno inoltre lo scopo di raccordare i tamponamenti principali e di risolvere i problemi legati alle tolleranze necessarie in cantiere. Anche per le finestre ho scelto la stessa forma quadrata. L’idea della prefabbricazione nasce anche dal fatto che diversi elementi nel progetto erano ripetuti: partendo dai pilastri, le solette, i blocchi dei servizi e le scale.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Supervisors: Cattaneo, Massimo and Guscetti, Giorgio and Saurwein, Emanuele
Subjects: Costruzioni
Divisions: Dipartimento ambiente costruzioni e design > Bachelor in Architettura
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/1492

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