Lo strumento è il segno. Il segno come scrittura nel passato e il segno come espressività nella grafica oggi.

Domenici, Laura (2015) Lo strumento è il segno. Il segno come scrittura nel passato e il segno come espressività nella grafica oggi. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

Prima o poi tutti sentono il bisogno di manifestare se stessi attraverso un gesto lasciato dal proprio corpo, è inevitabile. L’uomo delle caverne sentì questo bisogno, forse già intuendo il potere dell’immortalità del segno. Il bambino ben presto scopre la capacità che ha di lasciare una traccia, divertendosi a camminare nella neve e nel fango per osservare dietro di sé le orme impresse. Qualsiasi cosa può diventare strumento o supporto: un dito per scrivere sul vetro appannato, un legno per scrivere sulla sabbia, del pelo animale per fare un pennello, la piuma di un volatile come penna, la pelle su cui imprimere un tatuaggio, il muro di una casa... Gli strumenti e i supporti conosciuti sono molti, e molti ancora sono da scoprire. Questa tesi esplora lo strumento e il segno in due fasi della storia ben distinti: come scrittura nel passato e come espressività nella grafica oggi. Ma solo su quest’ultimo aspetto è fondato l’artefatto comunicativo, essendo oggi, un tema ancora poco conosciuto. Dal 3000 a.C. in poi, alcuni strumenti sono stati fondamentali per la formazione e la mutazione delle lettere. Il mondo contemporaneo è caratterizzato dai caratteri tipografici digitali, ma l’origine non è altro che calligrafica. Un esempio molto convincente si ritrova nelle nostre maiuscole tipografiche, che derivano dalle maiuscole epigrafiche dell’Impero Romano, dipinte con un pennello piatto prima di essere incise. Infatti, è il pennello che ha conferito delle forme caratteristiche, che per generazioni e generazioni i disegnatori di caratteri tipografici hanno seguito e seguono tutt’ora, spesso ignari delle origini. Oggi, il segno manuale è un’area coltivata da pochi calligrafi professionisti, spesso alla ricerca di tratti unici ed espressivi, che possono diventare degli ottimi logotipi o slogan pubblicitari. Il segno manuale diventa quindi un valore aggiunto nella comunicazione visiva, valore che oggi è ancora poco conosciuto. L’obiettivo dell’artefatto cartaceo è proprio quello di far conoscere, soprattutto ai giovani progettisti, questo aspetto. Il libro vuole essere principalmente una fonte d’ispirazione, mostrando schizzi, varianti e lavori finali di calligrafi professionisti applicati alla grafica, principalmente per logotipi e packaging. L’unicità, l’espressività e la naturalezza di un segno tracciato a mano possono fare la differenza.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Supervisors: Clough, James
Subjects: Design
Divisions: Dipartimento ambiente costruzioni e design > Bachelor in Comunicazione visiva
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/568

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