Immaginario e realtà: il vissuto esperienziale dei genitori che si auto-segnalano ad un servizio a protezione dei minori

Cattaneo, Samantha (2015) Immaginario e realtà: il vissuto esperienziale dei genitori che si auto-segnalano ad un servizio a protezione dei minori. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

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Abstract

[TESI CONFIDENZIALE] Questo lavoro di tesi rappresenta il risultato di un’attività di ricerca che prende origine, a seguito di un procedimento di tipo induttivo, da un’esperienza semestrale di pratica professionale presso l’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione (UAP) – settore famiglie e minorenni del distretto di Lugano. Come servizio prettamente connotato da uno specifico mandato di aiuto e controllo rivolto alle famiglie con minorenni in situazione di bisogno, difficoltà o potenziale rischio, l’UAP si confronta con una molteplicità di soggetti che, seppur con ragioni e richieste diversificate, intraprendono un percorso di presa in carico con un assistente sociale designato dal servizio. Un ambito particolarmente interessante, sul quale si focalizza l’intero sguardo di questa indagine qualitativa, è rappresentato dalle domande di aiuto espresse direttamente dalla famiglia (ovvero da uno o più membri della stessa), la quale formula al servizio una domanda d’aiuto spontanea, non indotta da altri, altresì detta auto-segnalazione. Cosa spinge un genitore ad auto-segnalarsi? Quali sono i bisogni che cerca di soddisfare? Cos’ha provato, quali emozioni ha sentito, quali paure è riuscito a governare? Quali erano le sue attese e qual è stato il suo approccio con il servizio, nonché con la sua figura di riferimento? E’ positiva la relazione che intercorre tra lui, la sua famiglia ed il proprio assistente sociale? Qual era il suo immaginario e qual è stato il riscontro con la realtà? L’intento di questo lavoro consiste nel riuscire, con l’utilizzo di interviste semi-strutturate, a valorizzare il sapere esperienziale di cinque genitori che, su base volontaria, hanno ritenuto il servizio come un tassello importante del percorso di fronteggiamento dei propri problemi. Grazie ad una ricostruzione personale dei genitori sul proprio percorso di aiuto e sostegno, accompagnata da un’analisi ideata con rimandi puntuali ad elementi di teoria della prassi propri delle scienze sociali ed economiche, viene messo al centro il significato che essi hanno conferito alla loro situazione e al loro trascorso-presente con l’immagine e la figura dell’assistente sociale. L’idea di valorizzare la visione e la percezione dei genitori nasce da una precisa motivazione lavorativa che riconosce il contributo degli utenti come importante strumento formativo e riflessivo, in grado di poter offrire delle esperienze vere di incontro con i servizi sociali e di promuovere, oltre alla possibilità di una rilettura del proprio iter relazionale, un’area di valutazione della qualità di una professione spesso poco compresa e demonizzata. Il tema della qualità e della sua valutazione rappresenta la possibilità di affacciarsi su un dibattito che oggi appare come inevitabile e l’occasione per analizzare il confronto dei cittadini con un reale che talvolta può rivelarsi eccentrico e lontano sia dal simbolico sia dall’immaginario.

Item Type: Thesis (Bachelor)
Corso: UNSPECIFIED
Additional Information: Opzione: Assistente sociale
Uncontrolled Keywords: protezione, minori, genitori
Subjects: Scienze sociali
Divisions: Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale > Bachelor in Lavoro sociale
URI: http://tesi.supsi.ch/id/eprint/269

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